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6 proibizioni della Bibbia che probabilmente hai già violato 

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Ogni religione ha il suo testo sacro e la Bibbia è il pilastro su cui si basano sia il cristianesimo che l’ebraismo. Una grande raccolta di testi che i fedeli spesso usano come libretto d’istruzioni per vivere bene, da buoni credenti. E per questo ne seguono sia le indicazioni che le proibizioni. Ma sarà davvero possibile seguire tutti i dettami del sacro testo, senza violarne nemmeno uno? Probabilmente no, nonostante le accortezze che si possono usare. In molti le violano senza nemmeno saperlo e ve lo dimostriamo qui sotto. 

La Bibbia 

Per dare un’idea di cosa stiamo parlando anche a chi di testi sacri non se ne intende, la Bibbia cristiana è divisa in due parti: l’Antico Testamento – composto da 46 libri – e il Nuovo Testamento – composto da 27. Questa seconda parte però, che racconta la vita di Gesù e di come si è formata la Chiesa, non viene contemplata nell’ebraismo, ma solo dai cristiani. Nella Bibbia ci sono regole e proibizioni che, secondo i dettami della religione, aiuterebbero a vivere in maniera irreprensibile e, quindi, nel favore divino. Ma ci sono cose proibite che sono così radicate nella nostra quotidianità che ormai le facciamo senza nemmeno accorgercene.

I Tatuaggi 

Nella Bibbia si parla esplicitamente dei tatuaggi in un libro dell’Antico Testamento, il Levitico. Capitolo 19, versetto 28 (Levitico 19:28) c’è scritto: “Non vi farete incisioni sul corpo per un defunto, né vi farete segni di tatuaggio”. Quindi il divieto è chiaro, ma oggi la pratica, la moda o la cultura del tattoo è così radicata nella nostra società che sembra essere qualcosa di difficilmente accettabile.

Lavorare senza sosta 

Sì, nella Bibbia è vietato lavorare tutti i giorni della settimana, senza avere un giorno di riposo. È scritto nel Libro dell’Esodo: “Badate bene di osservare i miei sabati, perché il sabato è un segno tra me e voi per tutte le vostre generazioni, affinché conosciate che io sono il Signore che vi santifica. […] Osserverete il sabato perché è un giorno santo per voi. Chiunque lo profanerà sarà messo a morte. Chiunque farà in esso qualche lavoro sarà eliminato dal suo popolo. Si lavorerà sei giorni; ma il settimo giorno è un sabato di solenne riposo, sacro al Signore. Esso è un segno perenne tra me e i figli d’Israele; poiché in sei giorni il Signore fece i cieli e la terra, e il settimo giorno cessò di lavorare e si riposò” (Esodo 31:12-17). Rispettare questo divieto sarebbe poco male, se si pensa alla vita troppo frenetica dei nostri giorni. 

Mangiare prosciutto

Anche mangiare la carne di maiale è cosa proibita nell’Antico Testamento. E, ovviamente, non si escludono i derivati come prosciutto e tutti gli insaccati a seguito. Sempre nel libro del Levitico: “Considererete impuro anche il maiale, che ha lo zoccolo spaccato, ma non rumina. Vi è proibito mangiare la carne di questi animali e non ne toccherete i cadaveri” (Levitico, 11:8). 

Mangiare crostacei

La scrittura prosegue con permessi e divieti anche su altri animali, come i pesci: “Fra tutti gli animali che vivono nell’acqua vi sarà lecito mangiare quelli che hanno pinne e squame. Non mangerete nessuno di quelli che non hanno pinne e squame: considerateli impuri.” (Levitico, 11:9-10). Quindi, spiacenti, ma la prossima volta niente aragosta. 

Non ubriacarsi 

Per questo “divieto” ci spostiamo nel Nuovo Testamento. Nella Lettera agli Efesini (5:18-20) c’è scritto: “Non ubriacatevi! Il vino porta alla dissolutezza. Ma siate ricolmi di Spirito, parlandovi con salmi, inni e cantici spirituali, cantando e salmeggiando con il vostro cuore al Signore; ringraziando continuamente per ogni cosa Dio Padre, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo”. Un invito quindi a non lasciarsi andare e a non perdere il controllo di sé. 

Niente pettegolezzi

Beh, l’invito a non parlare male degli altri è qualcosa di particolarmente importante nella Bibbia, infatti torna più e più volte in tutta la Scrittura. “L’uomo ambiguo provoca litigi, chi calunnia divide gli amici” (Proverbi 16:28). “Colui che cammina senza colpa, agisce con giustizia e parla lealmente, non dice calunnia con la lingua, non fa danno al suo prossimo e non lancia insulto al suo vicino.” (Salmo 15:2-3). E ancora: “Chi va in giro sparlando svela il segreto, lo spirito fidato nasconde ogni cosa.” (Proverbi 11:13). “Nessuna parola cattiva esca più dalla vostra bocca; ma piuttosto, parole buone che possano servire per la necessaria edificazione, giovando a quelli che ascoltano. (Efesini 4:29). “Con la bocca l’empio rovina il suo prossimo, ma i giusti si salvano con la scienza. (Proverbi 11:9). “Placano l’odio le labbra sincere, chi diffonde la calunnia è uno stolto” (Proverbi 10:18). “Preserva la lingua dal male, le labbra da parole bugiarde. (Salmo 34:14). E infine, “Una lingua dolce è un albero di vita, quella malevola è una ferita al cuore” (Proverbi 15:4).