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Emma Marrone e la sagace critica al sessismo appoggiata da Damiano dei Måneskin

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Emma Marrone, talentuosa cantante e cantautrice italiana ma, soprattutto, una donna strepitosa. Col passare del tempo abbiamo conosciuto sempre meglio la sua figura  e abbiamo imparato ad amarla per il suo carisma, per la sua schiettezza e per il suo carattere indomabile. In dieci anni di carriera la nostra Emma è stata protagonista di parecchi eventi che hanno scosso non soltanto la sua persona ma anche l’opinione pubblica. L’ultimo di questi eventi è accaduto proprio in occasione della vittoria dei Måneskin all’Eurovision 2021, fatti che hanno scatenato commenti e polemiche nel mondo musicale, nel panorama artistico italiano e mondiale e che sono sfociati anche nella sfera politica. Si tratta solo di uno sfogo personale o, ancora una volta, di un vero e proprio terremoto in stile Emma Marrone? Vediamo il tutto nel dettaglio.

Dieci anni di carriera

Emma, cantautrice  trentasettenne salentina, quest’anno festeggia il suo decennale della vittoria ad Amici di Maria De Filippi, il talent che la lanciò nel panorama musicale italiano e che le ha permesso, oggi, di affermarsi come personaggio televisivo di forte influenza. Oggi non è soltanto una cantante affermata con una grande schiera di ammiratori, non è solo una delle attrici del cast della serie tv A casa tutti bene – La serie di Gabriele Muccino, nemmeno semplicemente uno dei quattro giudici di X-Factor: Emma è una vera icona del mondo arcobaleno, impegnata nell’abolizione  dell’identità di genere.

Un successo sudato

Emma ha dovuto fare i conti con le critiche che, per anni, hanno continuamente minato la sua crescita professionale. Alcuni colleghi la screditavano, nonostante abbia cantato a fianco di nomi del calibro di Pino Daniele e Franco Battiato. Quando a Sanremo 2012 portò un pezzo politico come Non è l’inferno, zeppo di temi scottanti, la cantante ha sofferto di pregiudizi da parte di un certo tipo di giornalismo tant’è che sostiene che «Rispetto ad altri ho dovuto faticare il triplo per arrivare dove sono oggi. Dicevano che non sarei andata da nessuna parte». Per fortuna non è andata così!

Eurovision 2014

In una recente intervista su La Repubblica Emma ha parlato della sua esperienza all’Eurovision del 2014: «Portai un pezzo energico come La mia città per dimostrare che in Italia ci sono anche donne che fanno rock» ma, evidentemente, alla critica non è arrivato il messaggio ed Emma si classificò 21esima su 37 partecipanti. Aggiunge anche: «Mi rifiutai di rilasciare interviste a Paesi omofobi e razzisti dell’Europa dell’Est: se la legarono al dito», in un contest dove il vincitore dell’edizione fu la drag queen austriaca Thomas “Tom” Neuwirth, alias Conchita Wurst.

La critica al suo outfit

Sette anni fa, in effetti, Emma partecipò al contest portando uno stile fuori dal comune, tanto nella canzone quanto nell’outfit stesso. Ricordando questa esperienza, diceva così a La Repubblica: «Ho letto su di me solo delle critiche ai miei shorts color oro giudicati troppo audaci», facendo poi un paragone con l’ultima edizione del contest canoro europeo: «Quest’anno Damiano dei Måneskin a petto nudo e tacchi a spillo era per tutti un figo, evidentemente vige ancora un grande sessismo». Al Corriere della Sera ha spiegato ancora meglio la sua posizione: «C’è ancora del sessismo e c’è ancora tanto da fare. Si è visto anche in conferenza stampa dopo la vittoria dei Måneskin. Damiano è arrivato in sala a petto nudo con gli stivali sul tavolo e la bottiglia in mano. È stato apprezzato. Io invece sono stata criticatissima, specie dalle donne».

Le polemiche sui social

Se su Twitter si leggono opinioni diverse da quanto sostiene Emma (“la ragione del suo piazzamento imbarazzante all’Eurovision 2014 è dovuto al fatto che la sua canzone era brutta, punto”), d’altro canto le reazioni dei fan dei Måneskin non sono tardate. Emma ha comunque specificato che le sue dichiarazioni non riguardavano né la band né il look di Damiano David: lo ha fatto tramite una story su Instagram con in sottofondo la canzone vincitrice dell’Eurovision 2021, Zitti e buoni, e una didascalia che recita: «Ci risiamo. La solita storia dell’acchiappa like su Internet».  

La risposta di Damiano dei Måneskin

Non c’è da sorprendersi se Emma ha ricevuto riscontro diretto da parte di Damiano dei Måneskin che, al di là della sua apertura mentale e della sua disponibilità nei confronti della collega, proprio in occasione dell’Eurovision 2021 è stato sotto l’occhio dei riflettori per un presunto abuso di droghe in diretta europea, smentito immediatamente. Damiano, infatti, è dalla parte di Emma. Il tema è delicato e, purtroppo, non possiamo che essere d’accordo con Emma e Damiano: in Italia c’è ancora molto da fare sul sessismo e ben venga chi si fa portavoce di discorsi scomodi!