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Brigitte Bardot: donna, attrice, attivista

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Una delle attrici più iconiche di sempre. Il nome di Brigitte Bardot è ancora oggi sinonimo di bellezza, sensualità, carattere. L’attrice parigina è rimasta nel cuore e nella mente di chi, dagli anni Cinquanta, ha potuto godere delle sue interpretazioni sul grande schermo. Poi, terminata la sua carriera cinematografica, si è dedicata anima e corpo alla tutela degli animali. Ma procediamo con ordine, ripercorriamo la sua carriera e i momenti più importanti della sua intensa vita. 

Nata per fare l’artista 

Brigitte Bardot è nata a Parigi nel 1934, figlia di un industriale appassionato di cinema e di una madre che aveva già visto in lei le doti artistiche che l’avrebbero resa famosa. A soli 15 anni, era già sulle copertine delle riviste di moda. La sua primissima apparizione fu sulla rivista Elle, come modella per le collezioni junior.

Sposa a soli 18 anni 

Il successo riscosso con le foto sui rotocalchi la rese famosa anche nel mondo del cinema, tanto da attirare l’attenzione del regista Marc Allégret che le chiese di fare un provino per uno dei suoi film. Il progetto poi non andò a buon fine, ma in quell’occasione Brigitte conobbe l’assistente di Allégret, Roger Vadim. I due si innamorarono e si sposarono nel 1952, subito dopo il 18esimo compleanno di Brigitte. 

Il debutto al cinema

Il 1952 fu un anno davvero importante per la Bardot. Oltre ad aver sposato il ragazzo che amava, nello stesso anno inizia la sua carriera cinematografica. Appare per la prima volta al cinema nel film Le Trou normand, e poi in Si Versailles m’était conté, nell’anno successivo. Nel 1956 è protagonista di E Dio creò la donna, film diretto dal marito Roger Vadim. La storia raccontava di un’orfana diciottenne che cattura il cuore degli uomini di Saint-Tropez. Fu un film nuovo per quei tempi, che da un lato incantò il pubblico e dall’altro lo sconvolse per le scene libertine e la rappresentazione del desiderio femminile.

1956

Dopo pochi mesi dall’uscita del film E Dio creò la donna, Brigitte Bardot trionfa al Festival di Cannes. Nonostante il peso delle critiche per l’impostazione del film, l’attrice diventa una vera a propria sex symbol sia in Francia che all’estero. 

Jean-Louis Trintignant

Il film fu uno stravolgimento non solo per la sua carriera, ma anche per la vita privata della Bardot. Sul set incontrò moltissimi attori, ma con uno di essi, Jean-Louis Trintignant, scattò una scintilla particolare. Lui, che interpretava uno dei suoi amanti, lo divenne anche nella vita reale e a riprese terminate, entrambi lasciarono i rispettivi partner per fare coppia a tutti gli effetti. Tuttavia, la loro storia d’amore finì presto. Trintignant si accorse che la Bardot aveva una relazione con il cantante Gilbert Bécaud e decise di lasciarla.

La tempesta degli anni Sessanta

Dalla fine degli anni Cinquanta, la carriera della Bardot è stata in costante ascesa. Nel decennio successivo era diventata un vero e proprio idolo per i francesi e non solo. Ma in questi anni aveva avuto oltre che tempeste nella vita privata, anche momenti burrascosi con vari registi sul set. La situazione divenne così tormentata e complessa che nel settembre del 1960, il giorno del suo compleanno, tentò addirittura di togliersi la vita. 

Come dire no a James Bond

Se qualcuno chiedesse di un film iconico degli anni Sessanta, in molti risponderebbero James Bond senza pensarci nemmeno un secondo. In quegli anni, la saga di James Bond era all’apice del suo successo, con Sean Connery nei panni di 007. Nonostante fosse un’appassionata di spy story inglesi, Brigitte Bardot disse di no all’interpretazione di un James Bond al femminile. Probabilmente era un ruolo troppo marginale per lei che, all’epoca, era una vera icona dell’emancipazione femminile.

Don Giovanni, o se Don Giovanni fosse una donna

Nel 1973, Brigitte Bardot lavorò ancora una volta con l’ex marito Roger Vadim in un film dal titolo Don Giovanni, o se Don Giovanni fosse una donna, una pellicola che metteva in scena il mito di Don Giovanni, ma nelle vesti di una donna. Anche in questa interpretazione, la Bardot contribuì a cambiare l’dea che la società aveva della sessualità femminile. 

La fine della carriera cinematografica

Dopo l’ultimo film di Vadim, la Bardot cominciò a rifiutare moltissime offerte di lavoro e a riceverne sempre meno. I film in cui scelse di recitare ebbero un successo contrastante, ma il suo carattere franco e ribelle, insieme alla sua infallibile sensualità, la resero comunque una vera icona del cinema francese, nonostante la sua carriera fosse durata solo una manciata di anni. 

La sua nuova vita da attivista

Conclusa la sua carriera di attrice, Brigitte Bardot ha dato inizio a una nuova fase della sua vita, che l’ha resa famosa quasi quanto il cinema: la protezione degli animali. Oggi è una delle attiviste più conosciute al mondo. Un esempio della sua passione e della sua persuasione? Sconvolta dalla violenza della caccia alle foche, è riuscita a convincere il governo francese a vietare l’importazione delle loro pelli. Oggi lavora costantemente nell’associazione che ha creato lei stessa nel 1986 e che porta il suo nome. Ha dichiarato: “Ho dato la mia giovinezza e la mia bellezza agli uomini. Ora do la mia saggezza, la mia esperienza e il meglio di me stessa agli animali”.