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Nazionale italiana: i numero 10 Azzurri entrati nella leggenda

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Il calcio, una delle più grandi passioni del popolo italiano. E non esiste occasione migliore se non quella degli Europei 2020 (che, causa covid-19, sono stati rinviati all’estate 2021, ormai alle porte) per tingerci tutti di un solo colore: quello degli Azzurri. In attesa del gran giorno ci domandavamo chi fosse il più grande fuoriclasse, fantasista, Numero 10 della Nazionale ma… la risposta la lasciamo a voi. Per aiutarvi, ecco i Numeri 10 Azzurri entrati nella leggenda del calcio italiano!

Valentino Mazzola

Ben centodue anni fa, in un comune in provincia di Milano, nasceva uno dei calciatori il cui nome mette i brividi ancora oggi e che è sinonimo di leggenda: Valentino Mazzola, giocatore del Grande Toro tragicamente scomparso nel tristemente noto incidente aereo di Superga. Valentino, trent’anni, capitano di una squadra invincibile, un leone in campo. Eroe sin da piccolo quando, a dieci anni, si getta nel fiume della sua città per salvare un ragazzino che stava affogando e che diventerà centravanti del Milan: Andrea Bonomi. Mazzola totalizza nella sua carriera 143 goal, 5 scudetti col Torino, 2 coppe Italia e vince il titolo di capocannoniere in Serie A col Torino.

Giuseppe Meazza

Ai tempi in cui il calcio era meno fisico e più tecnico è stato il milanese Giuseppe Meazza a scrivere pagine memorabili della Nazionale italiana: due delle quattro stelle Mondiali che gli Azzurri portano in petto evocano tutt’oggi il suo nome. Il “Balilla” esordisce in Nazionale nel 1930, firmando una gran doppietta alla Svizzera e portando gli Azzurri, quattro anni dopo, alla prima vittoria ai Campionati del Mondo. Agile, scattante, preciso nei tiri: il goal “alla Meazza” consisteva nell’invitare il portiere a venirgli incontro per poi scartarlo e segnare a porta sguarnita. Palmares da paura: 349 reti, due Mondiali (1934 e 1938), due coppe Internazionali, tre scudetti, una coppa Italia e tre volte capocannoniere in Serie A con la maglia dell’Inter.

Giancarlo Antognoni

Altro simbolo del calcio italiano, altra leggenda della storia del calcio mondiale. Un calciatore che ha indossato solo due maglie in tutta la sua carriera: quella della Fiorentina e quella della Nazionale, entrambe rigorosamente Numero 10. È grazie alla sua eleganza, alla sua precisione ed alla sua visione di gioco che gli Azzurri si fanno strada sbaragliando ogni avversario: è il 1982 e l’Italia è per la terza volta Campione del Mondo.

Francesco Totti

“Mo je faccio er cucchiaio”: folle, geniale, incredibile. Questo è Francesco Totti, quel giocatore che contro l’Olanda ha portato gli Azzurri alla finale degli Europei del 2000 grazie al suo cucchiaio. Storico capitano della Roma, Francesco Totti è anche il 10 che nel 2006 porterà l’Italia alla sua quarta vittoria ai Mondiali. Il suo gioco era una delizia continua, uno spettacolo per gli amanti del calcio e non. Un campione che ha fatto la storia del calcio italiano.

Alessandro Del Piero

Se nel 2006 abbiamo gridato per la quarta volta “Campioni del Mondo” lo dobbiamo anche a lui: Alessandro Del Piero, fuoriclasse della Juventus con cui ha vinto sei scudetti, una Coppa Italia, quattro Supercoppe Italiane, una Champions League, una Supercoppa Europea e una Coppa Intercontinentale. 343 reti per uno dei migliori Numero 10 Azzurro.

Roberto Baggio

Quando il calcio diventa poesia. Roby Baggio: stravagante, coraggioso, stiloso, “Divin codino”. Un artista il cui talento è impossibile da paragonare con qualsiasi altro giocatore al mondo di tutti i tempi. Pallone d’Oro nel 1993, 318 reti segnate, due scudetti, una Coppa Italia e una Coppa Uefa. Ed anche un rigore sbagliato alla finale dei Mondiali USA contro il Brasile. Anche questo fa parte del gioco perché il calcio, in fondo, è emozione pura!