Il giovane, talentuoso e carismatico artista Achille Lauro, cantautore dalle mille sfaccettature, svela il lato oscuro del suo passato nel nuovo docufilm “Ragazzi Madre – L’Iliade” disponibile su Prime Video dal 14 dicembre 2023. Quest’opera cinematografica, ispirata al poco conosciuto poema epico latino “Achilleide”, rivela non solo la complessa vita del musicista ma offre anche uno sguardo dettagliato su dieci anni di carriera di Lauro De Marinis (il vero nome di Achille), con il titolo stesso del docufilm che allude alla medesima epopea mitologica. Un viaggio insidioso nella sua vita, sin dalla sua adolescenza, e uno sguardo penetrante sulla società contemporanea, il tutto grazie alla musica ovvero lo strumento vincente per il cambiamento e per il riscatto sociale.
Un viaggio complesso
Il docufilm inizia con la gioventù di Achille Lauro in una “comune” alla periferia di Roma, sottolineando l’assenza del padre e la fuga da casa a soli 13 anni. Il suo passato, circondato da cattivi esempi, diventa un racconto di delinquenza giovanile e la ricerca di un posto nel mondo: “Ero spaventato più da cosa non volevo diventare che dalla violenza che vedevo ogni giorno.”
La delinquenza giovanile
La narrazione rivela le attività di delinquenza giovanile di Achille, incluso il furto al supermercato, fornendo uno sguardo crudo sul contesto marcio e pericoloso in cui è cresciuto: “Vivevo con persone più grandi, artistoidi, delinquenti, figli di nessuno.”
La svolta con la musica
Il punto di svolta arriva con la consapevolezza dei rischi e la paura di diventare come coloro che lo hanno cresciuto. La musica diventa il rifugio, un modo per sfuggire al destino che sembrava inevitabile: “Ho iniziato a scrivere, mi faceva stare bene perché sfogavo così alcune difficoltà.”
“Ragazzi Madre – L’Iliade”
Il titolo del docufilm richiama l'”Achilleide” il poema latino che racconta l’infanzia dell’eroe omerico Achille. Questo titolo simbolico rappresenta il viaggio epico di Lauro e la sua ascesa nel panorama musicale italiano: “Il documentario è la chiusura di un cerchio e l’embrione di quello che sarà.”
La vita al Circeo e il processo creativo
Il docufilm svela l’intimità della vita di Achille Lauro durante il periodo trascorso nella villa al Circeo. Le riprese mostrano i momenti quotidiani in cui nascono brani destinati a diventare successi cult nazionali: “La mia carriera è stata un continuo autosabotaggio. Sono passato da un genere all’altro nonostante non ne avessi bisogno.”
Sanremo e l’arte del performer
Il film esplora la partecipazione di Achille Lauro al Festival di Sanremo, rivelando i momenti più significativi della sua carriera: “Sanremo è una macchina totalizzante. Esibirsi è complicato perché non hai i tecnici con cui lavori di solito. Quella sul palco dell’Ariston è stata la mia peggiore esibizione che però mi ha cambiato la vita.”
Il riscatto personale e sociale
Achille Lauro emerge non solo come artista di successo ma anche come mentore che visita le scuole per ispirare i giovani. Invita alla riflessione sull’ambiente in cui crescono i ragazzi, sottolineando la musica come mezzo di riscatto sociale: “Il problema è che i ragazzi non conoscono le loro passioni e non vengono aiutati dalla società in questo.”
Il Futuro di Achille Lauro
No spoiler: il docufilm si conclude proiettando lo sguardo verso il futuro di Achille Lauro. Il cantautore, pur mostrando una pianificazione precisa, ricorda che: “Gli errori e il fallimento sono alla base di ogni cosa.”