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Sempre più giovani si ammalano di cancro: perché?

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Negli ultimi tempi sono stati numerosi i casi di cancro annunciati tra i personaggi pubblici. Kate Middleton ha da poco annunciato di aver concluso le cure per il tumore all’addome. Fedez è stato operato pochi anni fa di tumore al colon. Emma Marrone si è sottoposta più volte a interventi chirurgici per un tumore a ovaie e utero. Quelle che un tempo erano malattie associate a una fascia d’età over 50, oggi trovano una sempre maggiore incidenza anche nei più giovani. Perché? Quali sono le cause? Esistono rimedi?

Alla fine del 2023, uno studio ha evidenziato come tra il 1990 e il 2019, l’incidenza del cancro nei soggetti più giovani sia aumentata di quasi l’80%. E non sorprende che l’impatto maggiore si ha nei paesi del primo mondo: Stati Uniti e Canada, Australia, Europa Occidentale. 

Le diagnosi in aumento riguardano soprattutto il tumore al seno, ai polmoni e al colon, e tra le persone under 50 interessate, la maggior parte sono donne. Solo negli Stati Uniti, negli ultimi anni, è stato registrato un aumento di diagnosi per questi tumori del 13%, un dato che è in aumento anche in Europa. Secondo un recente studio, entro il 2030 il numero di tumori ad insorgenza precoce potrebbe aumentare di circa il 30% a livello mondiale e, di pari passo, potrebbe aumentare anche il numero dei decessi. L’incidenza tra i giovani adulti è sempre maggiore e quelli che prima erano tumori comunemente legati alla fascia di cittadini ultra cinquantenni, oggi coinvolge sempre più anche le persone più giovani, soprattutto donne. 

Qualche esempio. C’è un numero sempre crescente di diagnosi di cancro ai polmoni, malattia tipicamente associata ai fumatori più anziani, che però oggi riguarda sempre più anche chi non ha mai fumato sigarette in vita sua. Secondo uno studio del 2022, il cancro al colon viene diagnosticato tra i giovani con una frequenza quasi raddoppiata rispetto agli anni Novanta. Allo stesso modo, il cancro al seno ad insorgenza precoce sta diventando sempre più comune tra le donne, anche giovanissime.

Ma a cosa sono dovuti questi dati allarmanti? Il cancro è una malattia complessa dovuta a un’eterogeneità di fattori tra cui la genetica, lo stile di vita, l’ambiente in cui si vive. Per cui è improbabile che ci sia una risposta univoca e precisa a questa domanda. Tuttavia, i dati parlano chiaramente di un importante aumento dei tumori nelle aree più sviluppate del mondo e molti studiosi concordano nel dire che ci sono varie condizioni che favoriscono l’insorgenza del cancro. 

Mangiare molti alimenti industriali, non fare abbastanza esercizio fisico e bere molto alcol sono tutti fattori di rischio per il cancro e sono abitudini molto comuni tra gli occidentali. Uno studio del 2019 ha rilevato che molti dei tumori diffusi tra i giovani adulti sono legati all’obesità. 

Negli ultimi tempi, gli studi dei ricercatori si stanno concentrando maggiormente sul ruolo del microbioma intestinale nello sviluppo del cancro. Ne è venuto fuori che tutto ciò che si mangia e si beve, oltre ai farmaci che si assumono, possono influire sulla salute del microbioma intestinale. È probabile, quindi, che anche un eccessivo ricorso ad antibiotici o ad altri tipi di farmaci sul lungo periodo possono avere effetti sulla salute dell’organismo. 

Ci sono anche cambiamenti sociali che sembrano influenzare l’incidenza dei tumori nella popolazione più giovane. Uno studio statunitense ha evidenziato una percentuale minore di tumori al seno nelle donne che hanno avuto almeno un figlio entro i 35 anni. Oggi moltissime donne hanno figli in un’età più avanzata e questo potrebbe incidere in parte sull’insorgenza di tumori.

Anche lo stress è un fattore di rischio. La vita è più frenetica e stressante, c’è più inquinamento ambientale, c’è meno tempo da dedicare a sé stessi, alla scelta di ciò che mangiamo, al riposo, alla meditazione. 

Non c’è una risposta univoca sul perché la popolazione più giovane si ammali di cancro con sempre maggiore frequenza, ma gli studiosi concordano su cosa poter fare per ridurre al minimo i fattori di rischio. Primo fra tutti, una dieta equilibrata. Ciò che mangiamo può avere un impatto per circa il 40% sulla probabilità di sviluppare malattie oncologiche. Basti pensare che un bambino europeo beve in media ogni anno più di 50 litri di bevande gassate e che consuma quantità folli di cibo industriale, trattato con emulsionanti e coloranti. 

Anche la sedentarietà è un fattore di rischio per lo sviluppo di tumori. Passeggiare all’aria aperta, nella natura, prendersi del tempo per meditare e rilassarsi, non trascurare il sonno. Quando non è sottoposto a eccessivo stress, l’organismo produce da sé molte sostanze che sono antitumorali naturali.