Site stats Samantha Cristoforetti: la prima comandante europea nello spazio – Brain Berries

Samantha Cristoforetti: la prima comandante europea nello spazio

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Il 2021 sembra essere l’anno dell’Italia: la vittoria agli europei di calcio, Berrettini primo italiano in finale a Wimbledon contro Novak Djokovic, ben 40 medaglie tra ori, argenti e bronzi alle Olimpiadi di Tokio, un nuovo record europeo di Marcel Jacobs nei 100 metri, Samantha Cristoforetti come prima astronauta europea a comandare una stazione spaziale internazionale nel 2022. Un anno favoloso per l’Italia – se per un attimo proviamo a dimenticarci della pandemia – che mostra al mondo le tante eccellenze italiane nei più vari ambiti.

Chi è Samantha Cristoforetti? 

Samantha nasce a Milano il 26 aprile del 1977, ma la sua famiglia è originaria di Trento, infatti è lì che trascorre tutta la sua infanzia. Dopo il diploma e una laurea in ingegneria aerospaziale conseguita a Monaco di Baviera, viaggia negli Stati Uniti per approfondire i suoi studi. Nel 2001 viene ammessa all’Accademia di Aeronautica di Pozzuoli e nel 2005 consegue un ulteriore titolo con la laurea in Scienze Aeronautiche. Come se tutto ciò non bastasse, segue una nuova specializzazione alla Euro-Nato Jet Pilot Training.

La prima italiana nello spazio

Nel 2009, dopo aver lavorato molto, viene scelta dall’ESA (Agenzia Spaziale Europea), la sua prima missione l’ha vista in orbita per ben 7 mesi tra il 2014 e il 2015. È stata la prima italiana ad andare nello spazio.

Il record

Samantha detiene il record di volo spaziale ininterrotto di un astronauta europeo. È rimasta in orbita per ben 199 giorni e 16 ore. Fino al 2017 era lei a detenere il record di volo spaziale singolo tra le astronaute, ma è stata superata prima da Peggy Whitson e poi da Christina Koch.

AstroSam

La chiamano così i suoi fan sui social. Durante i suoi viaggi spaziali, Samantha ha condiviso molte curiosità sulla vita nello spazio. Ha realizzato un video tutorial per cucinare a gravità zero ed è stata di sicuro la prima a prepararsi un buon espresso guardando la Terra dallo spazio.

Lionel Ferra e Kelsey Amal

Ecco la famiglia di Samantha o per lo meno quel che sappiamo della sua famiglia, vista l’estrema riservatezza della Cristoforetti sulla sua vita privata. Sappiamo che il compagno si chiama Lionel Ferra, di origini francesi, e che anche lui è un ingegnere dell’ESA incaricato dell’addestramento degli astronauti a Colonia. Ed è proprio nella città tedesca che nel 2016 è nata la loro bambina: Kelsey Amal (che significa “coraggiosa speranza”).

La nomina a comandante

Nel maggio scorso, l’ESA ha annunciato che Samantha Cristoforetti sarà membro della Crew-4 e che andrà in orbita insieme ad altri due astronauti della NASA, Kjell Lindgren e Bob Hines. Non si conoscono ancora tutti i dettagli, ma sappiamo che la navicella SpaceX Crew Dragon partirà da una stazione in Florida nel 2022 e che sarà la prima missione della storia comandata da una donna europea. 

Perché proprio lei?

A decidere chi sono i membri di un equipaggio spaziale e con quali mansioni è la Multilateral Crew Operations Panel (MCOP), una regia che include i rappresentanti dell’ESA, della NASA, dell’agenzia spaziale russa Roscosmos, della giapponese JAXA e della CSA, l’agenzia spaziale canadese.  

In un intervento a seguito della nomina di Samantha a comandante, Frank De Winne – astronauta e rappresentante dell’ESA nella MCPO – ha spiegato le motivazioni di questa scelta. Prima di tutto è stato un riconoscimento al valore degli astronauti europei da parte degli altri membri della MCPO e poi ha dichiarato che: “il comandante della Stazione Spaziale lavora per promuovere lo spirito di squadra tra gli astronauti e tra l’equipaggio di terra e quello nello spazio, permettendo a tutti i membri dell’equipaggio di d

are il meglio di sé” e ha aggiunto che “Samantha ha dimostrato di essere un leader altamente competente e fidato durante la missione NEEMO23 della NASA. La sua esperienza e il suo temperamento la rendono una risorsa per l’ESA e i nostri partner e so che ci servirà con orgoglio durante la sua prossima missione nello spazio”.