Non c’è niente di più fastidioso del doversi svegliare di notte per andare in bagno. Le persone che ne soffrono sono tante e per questo vi proponiamo una lista di soluzioni pratiche e veloci per poter risolvere questa problematica e dormire finalmente senza interrompere il vostro riposo.
Doversi alzare per forza per andare urgentemente in bagno è un’esperienza che abbiamo fatto tutti almeno una volta nella vita. È qualcosa che si fa sempre controvoglia e solo per una pura e fisiologica necessità. A volte si va così tanto in bagno durante la notte, da chiedersi se non si tratti di nicturia, un disturbo caratterizzato dalla necessità di interrompere frequentemente il sonno per andare con urgenza a fare la pipì.
I sintomi che permettono di stabilire se si tratta di nicturia sono 3. Il primo è la poliuria, un aumento patologico della produzione di urina: il secondo è l’impossibilità di trattenere una quantità normale di urina in vescica con una conseguente necessità di svuotarla più frequentemente; il terzo è una situazione in cui si combinano i sintomi precedenti.
Le cause, invece, si possono dividere in due gruppi: cause fisiologiche o cause patologiche. Le prime sono dovute all’assunzione di un eccessivo quantitativo di liquidi e bevande prima di andare a letto, a uno stato di gravidanza, a un consumo eccessivo di caffeina e alcol, che stimolano l’attività renale, all’uso di alcuni farmaci diuretici o antipertensivi, a un eccesso di ansia e di stress psico-fisico, a un’alimentazione troppo ricca di proteine. Le seconde, quelle patologiche, possono dipendere da una prostatite, da alcune forme di diabete, da una insufficienza renale cronica, da un’obesità grave o, anche, da uno scompenso cardiaco.
Quando non siamo di fronte a una situazione patologica, il primo dei consigli è quello di evitare di bere troppa acqua prima di andare a dormire. O se abbiamo intenzione di bere una camomilla o una tisana prima di andare a letto, calcolate bene i tempi e non esagerate con i quantitativi.
Normalmente, ogni giorno si producono 2 litri di urina. Solo un quarto di questi viene prodotto durante la notte, per cui si dovrebbe arrivare con la vescica piena al mattino, ma senza la necessità di doversi alzare appositamente durante il sonno. In questo caso anche l’età può essere un fattore discriminante.
Altri consigli semplici ma efficaci sono la riduzione di alcolici e caffeina durante il giorno e quello di assicurarsi o ricrearsi un ambiente ideale al riposo, che riduca al minimo il rischio di svegliarsi per qualsiasi motivo.
Se invece la causa non è fisiologica, ma patologica, si può chiedere consiglio al proprio medico per assumere farmaci che potrebbero aiutare a migliorare il problema, se non a risolverlo del tutto. Esistono, ad esempio, dei farmaci come gli anticolinergici e gli antidiuretici che agiscono sulla produzione dell’urina e sul controllo muscolare della vescica per evitarne il frequente svuotamento.
In alcuni casi, la frequenza dei risvegli notturni può essere così alta da compromettere la qualità del riposo e, di conseguenza, quello della vita diurna. In questi casi è necessario rivolgersi al proprio medico per poter indagare le possibili cause e trovare la soluzione migliore.