Quali sono i sintomi a cui prestare particolare attenzione?
Nelle settimane che precedono un attacco di cuore il nostro corpo può dare dei segnali molto forti per avvertirci che qualcosa non va. Ma a cosa bisogna prestare attenzione? È sufficiente attenzionare i soliti dolori al petto, il respiro corto e l’affaticamento? Vediamo tutto, un passo alla volta.
L’infarto è una necrosi di una parte del tessuto cardiaco a causa di un’ostruzione di una delle arterie coronariche. Questa ostruzione, che può essere parziale o totale, molto spesso è dovuta a un accumulo di grasso o di altre sostanze nelle arterie che, a lungo andare, interrompe il flusso di sangue, causando la morte del tessuto.
Non tutti gli attacchi di cuore sono uguali. I sintomi possono essere diversi o possono differire per la loro intensità. In alcuni casi l’infarto può essere addirittura asintomatico o, in altri casi ancora, si ha semplicemente un arresto cardiaco improvviso, senza alcun preavviso.
La manifestazione più comune dell’infarto però è una sensazione di dolore o di peso al petto che può durare per vari minuti e che si irradia in tutto il torace, coinvolgendo uno o entrambe le braccia, fino al collo e alla mascella. Altri sintomi possono essere una forte stanchezza, il fiato corto, dolore o bruciore allo stomaco, nausea, vertigini, stordimento e un’intensa sudorazione fredda.
Il sintomo più comune è il dolore al petto, conosciuto anche come angina pectoris, una sensazione di pressione al petto che si avverte maggiormente quando si è in movimento – per una momentanea interruzione dell’afflusso sanguigno al cuore – che si allevia quando si è in posizione di riposo.
L’infarto è una delle cause più frequenti di morte improvvisa e avere consapevolezza dei sintomi può spingere chi li nota a rivolgersi tempestivamente al medico e aumentare le possibilità di cura e di recupero, evitando il peggio.
Uno studio americano di qualche anno fa, condotto su 500 donne sopravvissute a un attacco cardiaco, ha rilevato che nel mese precedente all’infarto tutte avevano avuto sintomi molto simili: più del 70% ha evidenziato livelli stranamente alti di stanchezza, il 47% disturbi del sonno, il 42% respiro corto e affannoso. Solo il 29% ha riferito di aver sentito disturbi al petto.
I sintomi che precedono un attacco di cuore di un uomo e di una donna possono essere diversi. Il respiro corto può verificarsi prima che una persona avverta un fastidio al petto, ma spesso si manifesta insieme agli altri sintomi, quando l’infarto è già in atto.
Come comportarsi quando si riconoscono uno o più sintomi precursori di un attacco di cuore? Intervenire con tempestività e richiedere un trattamento di urgenza può aumentare sensibilmente le probabilità di sopravvivenza e ottimizzare la velocità di recupero. Spesso si è costretti a sottoporsi a un intervento chirurgico che può prevedere diversi tipi di intervento. A seconda dei casi, il cardiochirurgo può utilizzare un catetere con un palloncino e posizionare uno stent per mantenere aperto il vaso sanguigno. Può utilizzare un innesto per bypassare le aree ostruite. Si possono impiantare dei dispositivi medici. Nei casi più gravi può essere necessario un trapianto di cuore. Nei casi meno gravi, il medico può anche prescrivere dei farmaci per ridurre la coagulazione del sangue, dilatare le arterie e gestire l’intensità e la velocità del battito cuore.
Ma è possibile prevenire un infarto? Anche se non è possibile evitarlo con certezza, è possibile ridurre al minimo i fattori di rischio che potrebbero provocarlo. Il primo fra tutti è quello di prestare molta attenzione al proprio stile di vita. Adottare un’alimentazione varia ed equilibrata è la chiave per evitare molti problemi di salute.
Prediligere frutta, verdure, legumi e cereali. Pesce e carne bianche alla carne rossa. Utilizzare olio extravergine di oliva al posto del burro. Sono tutte scelte che aiutano l’organismo a restare in forma e a non correre rischi inutili. Importante è anche l’esercizio fisico, consigliato almeno per tre volte a settimana. Tenere il corpo in esercizio aiuta a non prendere peso e migliora le prestazioni del cuore. È superfluo dire che il fumo è uno dei peggiori nemici del cuore.