Noi italiano siamo fatti così. Non siamo in grado di fare una fila composta al supermercato, cerchiamo di sottrarci in continuazione alle semplici regole di tutti i giorni, abbiamo la smania del pulito, ci piace mangiare bene, vestirci bene, stare in compagnia. Il resto del mondo ci vede come quelli perennemente in vacanza, anche lavoriamo dalla mattina alla sera, spesso portando a casa meno di quello che ci meriteremmo. Mettiamo vita in tutto ciò che facciamo! Siamo così passionali che potremmo litigare con il nostro migliore amico per decidere una volta per tutte “quando si sala l’acqua della pasta”, ma se arriva un problema? Mettiamo da parte tutto il resto, ci rimbocchiamo le maniche, abbracciamo il sacrificio, ci guardiamo sorridendo (a volte cantando), e lo risolviamo. Perché siamo certi di farcela. Siamo resilienti.
C’è una pandemia in atto e mezzo mondo è chiuso in casa. E noi in Italia, da Nord a Sud, cantiamo sui balconi per dare coraggio a chi sta lottando e a chi sta perdendo nonni, genitori, amici, in un modo così assurdo che sembra quasi irreale. I nostri balconi stanno facendo il giro del mondo, dando forza e speranza!
Raffaele Kohler da Milano
A Milano, Raffaele Kohler ha intonato con la sua tromba la canzone milanese per eccellenza O mia bela Madunina. E ha emozionato la città.
Giuliano Sangiorgi a Roma
Dal suo balcone di Roma, il cantante dei Negramaro ha cantato insieme ai suoi vicini e a tutta Italia canzoni come Meraviglioso di Domenico Modugno e Quanno chiove di Pino Daniele.
I balconi di Napoli
Napoli si è riunita (ognuno dal proprio balcone!) per cantare insieme Abbracciame di Andrea Sannino, stringendosi in un grande abbraccio.
I balconi di Bari
Un intero quartiere si è affacciato, stavolta, non per cantare, ma “semplicemente” per applaudire a tutti i medici e al personale medico che sta lottando nelle zone più colpite.
Il flashmob delle radio
Prendendo spunto dalla gente sui balconi, anche le radio hanno tenuto le finestre aperte! Tutte le radio d’Italia, alla stessa ora, hanno trasmesso insieme quattro brani cardine della canzone italiana: l’Inno di Mameli, Nel blu dipinto di blu, Azzurro e La canzone del sole.
Il flashmob della cultura
Dai balconi non solo musica, canti e balli. Si legge anche Dante Alighieri! Nel giorno a lui dedicato (il 25 marzo, Dantedì), dai balconi di tutto lo stivale sono state recitate due terzine del V canto de L’Inferno, il canto di Paolo e Francesca per intenderci.
“Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprende,
prese costui de la bella persona
che mi fu tolta; è ‘l modo ancor m’offende”;
“Amor, ch’a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer si forte,
che, come vedi, ancor non m’abbandona”.
I balconi d’Italia
Con l’augurio che la pandemia finisca al più presto, speriamo di portarci nel cuore tutto quello che abbiamo imparato in questi giorni terribili. Continueremo a cantare, più uniti e umani di prima, sperando di continuare a ispirare il mondo. Perché c’è solo una cosa che noi italiani non sappiamo fare: arrenderci.