Tutte le volte che sentite qualcuno parlare di anaconda gigante, sappiate che si sta riferendo a serpenti giganteschi, fuori dagli standard a cui siamo abituati per i serpenti. Molti avvistamenti di questi animali straordinari i collocano in Sud America, soprattutto nell’area della foresta amazzonica. Ma qual è il serpente più lungo e imponente che abbia mai strisciato sulla Terra? In questo articolo ne compariamo due e le loro dimensioni vi faranno rabbrividire.
L’anaconda
Una normale anaconda non è molto grande (si fa per dire). La sua lunghezza media si aggira intorno ai 6 metri di lunghezza e il suo peso supera le due tonnellate. Gli avvistamenti di alcune anaconde giganti, invece, raccontano di esemplari lunghi più di 11 metri che hanno catturato l’interesse degli zoologi.
I resoconti di questi animali abnormi, avvistati nelle foreste del Sud America coincide principalmente con l’arrivo dei colonizzatori che in alcuni reportage hanno raccontato di serpenti lunghi fino a 18 metri.
La voglia di poter vedere e studiare un serpente così grande è talmente forte che la Wildlife Conservation Society – l’organizzazione non governativa con sede nello Zoo del Bronx di New York City – ha stanziato un premio del valore di 50k dollari a chiunque porti allo zoo (vivo o morto) un esemplare di oltre 9 metri. Ma, almeno finora, nessuno ha mai reclamato il premio.
Anche negli anni Cinquanta, durante una spedizione petrolifera in Colombia, sembra che gli esploratori si siano imbattuti in un anaconda di quasi 12 metri. Ma il problema riscontrato è sempre lo stesso: oltre al racconto dei testimoni, non esiste nessuna altra prova dell’esistenza di questi super esemplari.
Il concorrente dell’anaconda gigante è un serpente di tutt’altre dimensioni. Fortunatamente estintosi milioni di anni fa, ma che ha abitato gli stessi luoghi dell’anaconda gigante. Parliamo del titanoboa, il serpente più lungo, grande e pesante mai conosciuto. La scoperta del suo fossile è stata annunciata sulla rivista Nature nel 2009.
Dai resti fossili scoperti, i ricercatori hanno stimato che gli individui adulti di questa specie arrivavano fino a 12 metri di lunghezza (con oltre 250 vertebre), quasi un metro di diametro e potevano arrivare a pesare circa una tonnellata.
Il ritrovamento dei fossili di questa specie è avvenuta in Sud America, nella miniera di carbone di Cerrejón, nel Dipartimento di La Guajira in Colombia, dove alcuni ricercatori dell’Università della Florida e del Tropical Research Institute di Panama hanno rinvenuto ben 28 individui.
Viste le sue dimensioni, questo gigantesco serpente viveva probabilmente in acqua dove la sua enorme mole non costituiva un problema per gli spostamenti. Questa tesi è stata avvalorata anche dal ritrovamento nello stesso sito di resti di altri animali acquatici, come pesci, coccodrilli e tartarughe.
Sorprenderà sapere che, nonostante le sue dimensioni, il titanoboa non era un serpente né velenoso né provvisto di denti. Per uccidere le sue prede doveva semplicemente stritolarle o schiacciarle con il suo peso. Come fanno comunemente anche i serpenti odierni, il titanoboa era in grado di separare le fauci per rendere la bocca più grande della sua testa e inghiottire prede gigantesche.