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Pesci velenosi e pericolosi per l’uomo

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I pesci, è risaputo, sono uno degli alimenti più pregiati e salutari che possiamo portare sulla nostra tavola e anche quando siamo al mare, in acqua a rilassarci, è sempre piacevole osservarli nel proprio ambiente naturale. Alcuni però sono molto più pericolosi di quello che sembra ed è facile incontrarli anche nei nostri mari.

La tracina

La tracina, conosciuta anche come pesce ragno, è molto diffusa in tutto il Mar Mediterraneo. È un pesce che durante i mesi più caldi vive semi sepolto sotto la sabbia dei fondali marini e per questo non è difficile poggiare inavvertitamente i piedi sulle spine che ha lungo il dorso. Dalle spine, la tracina secerne un veleno che per l’uomo non è mortale, ma è ugualmente molto tossico. Causa crampi, tremori, nausea e può far perdere conoscenza. 

Il pesce scorpione 

Il pesce scorpione è un esemplare incantevole, bello da vedere soprattutto nei suoi ambienti naturali. Ritrovarselo faccia a faccia però è pericoloso. È un animale originario del Mar Rosso, ma è ormai comune trovarlo anche lungo le coste della Sicilia e in tutto il Mar Mediterraneo. Ha delle lunghe pinne che terminano con spine velenose e la loro puntura può provocare, tra gli altri sintomi, convulsioni e crisi respiratorie. Può anche portare alla necrosi dei tessuti nell’area interessate dalla puntura. 

Lo scorfano 

Non è raro trovare lo scorfano sui banchi dei nostri pescivendoli eppure anche questo è un pesce da maneggiare con cura. Ha una colorazione simile al corallo e solitamente abita i fondali rocciosi, dove si mimetizza. La sua pinna dorsale nasconde aculei velenosi e chi viene punto farà esperienza di dolori molto intensi che difficilmente dimenticherà.  

Il pesce palla argento 

Il pesce palla argento è un pesce originario degli oceani Indiano e Pacifico ed è presente anche nel Mar Rosso. Negli ultimi anni è arrivato ad abitare il Mar Mediterraneo probabilmente attraversando il Canale di Suez. Ha un aspetto apparentemente innocuo, ma non lo è per niente. Si difende con un veleno chiamato tetradotossina, una sostanza che può provocare seri danni sia all’apparato circolatorio che a quello respiratorio, e nei casi più gravi può provocare la morte delle sue vittime. Il suo veleno non scompare nemmeno con la cottura. 

La pastinaca

La pastinaca è un pesce pacifico che non attacca mai per primo. Se si sente minacciato però usa un arpione pieno di veleno per difendersi, incide le carni del suo avversario e inietta il veleno. Nei casi di reazione più grave si può arrivare anche alla necrosi dei tessuti e l’effetto può richiedere fino a due giorni per scomparire. Dato che può raggiungere dimensioni davvero considerevoli è semplice avvistarla nonostante i suoi tentativi di mimetizzarsi. Non infastiditela e lei farà la stessa cosa.