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3 folli teorie del complotto sul COVID-19

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Dal momento che un nuovo ceppo di coronavirus si sta diffondendo in tutto il mondo, in tema di epidemia sono apparse un sacco di notizie false e altrettante teorie del complotto. E quindi, cos’è questo virus? Un’arma batteriologica segreta, malvagie macchinazioni del Pentagono per fermare la crescita dell’economia cinese o è forse soltanto un virus mutato? Teorie del complotto stanno spuntando come nuovi negozi Starbucks a Los Angeles ma diamo un’occhiata a quelle più rilevanti. Basta tenere a mente che, a differenza di una teoria scientifica, quella del complotto non si può confutare, in quanto avrà sempre una spiegazione dei pezzi mancanti. Tuttavia, ciò non le rende reali.

1. Arma batteriologica
Su uno dei più rinomati siti scientifici, dove gli scienziati pubblicano il loro lavoro, a fine gennaio è apparso un articolo interessante. Gli autori, un gruppo di medici indiani, affermano che nel codice genetico del COVID-19 esistono alcune componenti di proteine che assomigliano sospettosamente a parti del codice del virus dell’immunodeficienza umana, ovvero l’HIV. Gli scienziati hanno riscontrato quattro frammenti nella struttura del nuovo coronavirus che non hanno analoghi tra i già noti coronavirus. Secondo questi scienziati indiani, è probabile che qualcuno abbia incrociato intenzionalmente due virus, il che ha posto immediatamente le basi per una teoria della cospirazione che il coronavirus è stato creato presso l’Istituto di virologia di Wuhan.

Poco dopo la pubblicazione, gli studiosi cinesi hanno confutato completamente la teoria. Alcuni giorni dopo, gli scienziati indiani hanno rimosso il loro lavoro dal sito, ma ormai era troppo tardi. Il Washington Times aveva ripreso la notizia andandole dietro. Secondo il loro articolo, il COVID-19 è stato creato nell’istituto di Wuhan come arma batteriologica e liberato accidentalmente. Ma dai, non ci credo proprio. O forse il governo vuole che me la beva?

2. Percorso canadese
Diverse pubblicazioni statunitensi specializzate in cospirazioni da X-Files hanno portato alla luce l’informazione che, nel 2018, un gruppo di ricercatori canadesi ha venduto un ceppo del virus ad un istituto di ricerca di Wuhan e che il COVID-19 è stato presumibilmente creato in un laboratorio canadese. È qui che si lavora su vaccini altamente specializzati e su metodi per il trattamento delle malattie infettive. Un ricercatore cinese ha lavorato lì per qualche tempo e, l’anno scorso, è stato trasferito dal Canada. Resta un mistero perché un virus sia stato creato in un laboratorio di vaccini e del perché i canadesi lo abbiano venduto ai cinesi. Non è chiaro neanche il perché la Cina abbia acquistato tale ceppo e se si sia trattato di un tentativo di creare un’arma batteriologica.

Quindi, ecco la teoria: i medici canadesi hanno sviluppato un ceppo di coronavirus per scopi di ricerca, per lavorare coi vaccini, e una spia cinese che ha lavorato in un laboratorio travestendosi da scienziato ha rubato il virus e lo ha esportato in Cina. Sì, sembra stupido, come una trama di Hollywood, il che significa che in alcun modo tutto questo possa essere reale.

3. Farmacie malvagie
C’è un’altra ipotesi, a prima vista assolutamente folle ma, se si scava nei dettagli, ecco che viene fuori il modello. Una settimana dopo che la prima notizia sul coronavirus facesse capolino su YouTube, sono apparsi altri video che promuovevano l’uso di una soluzione molto controversa per combattere il virus. Stiamo parlando di una sostanza chiamata Miracle Mineral Solution, MMS, in breve. Un paio d’anni fa è stato fortemente promosso su Internet come trattamento per l’autismo. Cosa c’è in quest’acqua magica, ci si potrebbe chiedere? È composta letteralmente da due parti d’acqua, di cui una è cloro. L’MMS è stato pubblicizzato come un farmaco universale perché contiene componenti che distruggono eventuali patogeni ma sono assolutamente inefficaci sui tessuti. Almeno questo è quello che ha detto l’annuncio.

Alcuni anni fa, quando la gente ha iniziato a discutere in modo più massiccio del MMS, i medici americani hanno sbattuto loro la porta in faccia. Hanno detto che non poteva essere una medicina perché, in sostanza, non era altro che candeggina industriale dal costo elevato. Ma l’epidemia di coronavirus è un ottimo motivo per promuovere tali “metodi di protezione universale”. Ci sono milioni di madri in tutto il mondo spaventate a morte dalla notizia di un terribile virus che non conosce confini. Saranno felici di poter fare qualsiasi cosa per i loro figli, se la medicina tiene loro in vita. Sul serio, gente, avete un cervello, usatelo ogni tanto.