Abbiano iniziato a sentir parlare di Talebani nell’ormai lontano 2001, quando gli Stati Uniti – dopo gli attentati dell’11 settembre – hanno dato inizio alla guerra contro il terrorismo. Oggi, dopo esattamente 20 anni di guerra, sono rapidamente tornati al potere. Ma chi sono i talebani? Cosa sappiamo di loro? Perché sono così “pericolosi”? Come vivono? Cosa vogliono? Tutto quello che non sapete su di loro potete scoprirlo qui.
“Studenti”
Nella lingua Pashto, Ṭālebān significa “studenti”. Si tratta di un gruppo politico e religioso ultraconservatore nato in Afghanistan intorno al 1994, in seguito al ritiro delle truppe sovietiche e al crollo del regime comunista afghano che ha portato ad importanti disordini civili. Il nome si deve al fatto che la fazione politica era formata in gran parte da studenti delle madrasa – le scuole religiose islamiche – fondate negli anni Ottanta.
Gli inizi
I Talebani emersero come forza sociale a metà degli anni Novanta nella provincia meridionale afghana del Kandahār e sostituirono rapidamente i signori della guerra locali che controllavano il sud del paese. Alla fine del 1996, grazie al sostegno del gruppo etnico pashtun e delle fazioni islamiche più conservatrici, i Talebani si impadronirono della capitale, Kabul, raggiungendo l’effettivo controllo del Paese. La resistenza del resto dell’Afghanistan al potere dei Talebani continuò, ma nel 2001 controllavano quasi tutto il Paese.
Le politiche sociali
Il motivo per cui l’opinione pubblica mondiale disapprova le politiche sociali dei Talebani è soprattutto per la totale esclusione delle donne dalla vita pubblica (compresi il lavoro e l’istruzione) e per l’intolleranza verso il mondo esterno. È sistematica la distruzione delle reliquie artistiche non islamiche (come è avvenuto nella città di Bamiyan) e l’attuazione di dure punizioni penali secondo la Sharia.
La sharia
Letteralmente significa “strada, cammino che conduce alla fonte a cui abbeverarsi” ed è l’insieme di regole di vita e di comportamenti da tenere estrapolate dal Corano, per essere irreprensibili agli occhi di Dio con una sana condotta morale, religiosa e sociale. Anche se non è una vera e propria legge e se non tocca tutti gli aspetti della vita sociale, in molti Paesi islamici la sharia viene intesa come fondamento del potere giuridico.
Il terrorismo
Ma una delle questioni più importanti riguarda il terrorismo. Come si è capito, il regime talebano non ha niente a che vedere con i principi di libertà, uguaglianza e democrazia, ma non è né il primo né l’ultimo regime totalitario al mondo. Perché quindi desta così tanto interesse per le forze politiche e militari internazionali? Perché i talebani – dopo gli attacchi al World Trade Center di New York e al Pentagono, l’11 settembre 2001 – resero l’Afghanistan un rifugio sicuro per i militanti islamici di tutto il mondo, compreso Osama Bin Laden, che, come leader di al-Qaeda, era uno dei terroristi considerati più pericolosi.
Estromissione e resistenza
Nel 2001 i talebani furono estromessi dal potere, ma negli anni successivi hanno sempre continuato a lottare per liberare l’Afghanistan dagli stranieri e tornare al comando. Dopo l’estromissione, i leader talebani avrebbero continuato a dirigere l’insurrezione da una posizione sconosciuta. Dopo la morte del mullah Mohammad Omar nel 2013, fu sostituito dal mullah Akhtar Mansour, che fu ucciso in un attacco aereo statunitense in Pakistan nel maggio 2016. La leadership fu presa da Haibatullah Akhundzada, ma il suo ruolo è rimasto in gran parte confinato alla sfera politica e religiosa.
L’economia
La maggiore fonte di autofinanziamento dei Talebani è un fiorente commercio di oppio, che dopo il 2001 ha raggiunto livelli record.
Il ritorno al potere
La tenace resistenza armata dei Talebani ha costretto le forze internazionali a mediare con loro diplomaticamente. Le forze internazionali e i capi talebani hanno iniziato a incontrarsi nel 2018, con l’aiuto di Arabia Saudita, Pakistan ed Emirati Arabi Uniti, gli unici paesi ad avere una relazione diplomatica con entrambe le parti, includendo anche il governo centrale. Erano stati stabiliti vari accordi, insieme al progressivo ritiro delle truppe americane, ma prima che quest’ultima operazione fosse conclusa, i talebani hanno conquistato gran parte del territorio afghano, senza alcuna resistenza da parte del governo centrale.