Lo scorso ottobre, Carla Bruni ha raccontato di aver avuto un cancro al seno. L’ha scoperto grazie ai controlli di prevenzione e i medici sono potuti intervenire in tempo per salvarle la vita, ma la sua lotta contro il cancro non è ancora conclusa. Ha raccontato di aver superato il peggio e che gli esami per adesso sono buoni. Con il cancro però non si sa mai e lei continua a fare controlli.
Carla Bruni, 56 anni, ex modella ed ex Première Dame di Francia, lo scorso ottobre ha fatto sapere di aver avuto un cancro al seno. In un post su Instagram ha spiegato che si è salvata soltanto grazie ad una diagnosi precoce e ha poi raccontato com’è cambiata la sua vita “grazie” alla malattia.
“Quattro anni fa mi è stato diagnosticato un cancro al seno” ha raccontato. “Intervento chirurgico, radioterapia, terapia ormonale, il solito percorso per curare questo tipo di tumore. Ho avuto fortuna perché il mio cancro non era ancora aggressivo, ma soltanto perché non ha avuto il tempo di diventarlo.”
“Ogni anno, nella stessa data, faccio una mammografia. E se non l’avessi fatta anche quest’anno oggi non avrei più il mio seno sinistro” racconta la cantante torinese in un video su Instagram, facendo cadere grandi fogli bianchi scritti in francese, con una traduzione in didascalia sia in italiano che in inglese per favorire la massima diffusione del suo messaggio.
Per sottolineare ancor più l’importanza della prevenzione ha aggiunto che quel post non era solo per condividere una parte della sua vita, ma per invitare tutte le donne a controllarsi e a farlo ogni anno: “Fate le vostre mammografie. Fatele ogni anno. Ne va della vostra vita”.
“Ho assaggiato la morte” dice. “Ho avuto prima paura poi terrore. Facciamo esperienze terribili della morte altrui, ma con la tua è diverso.” Ma poi racconta come questa esperienza le abbia aperto l’anima, insegnandole ad essere grata in ogni momento e ad andare avanti nonostante tutto. “La vita è solo adesso e l’ho capito con questa malattia che ancora non è finita.” Gli esami per adesso sembrano essere buoni, ma il pericolo non è ancora passato del tutto.
La malattia insegna che a volte non c’è libertà di scelta, si è liberi di scegliere solo come reagire. “Un incidente, un lutto, anche la povertà, le malattie non sono una scelta, ma puoi decidere come affrontarli” racconta. “Se mi preoccupo di cosa succederà domani mi assale l’ansia ed è inutile. Non so cosa accadrà domani, non posso farci niente. Conta cosa succede ora. Ogni giorno è prezioso”.